Le novità Moto Morini 2023 - Motociclismo

2023-02-27 10:30:28 By : Mr. Steven Lo

Conferma dei modelli in gamma per la casa di Trivolzio, nati sulla stessa piattaforma: la X-Cape è stata appena affiancata dalla Seiemmezzo, una modern classic declinata in due versioni, stradale e scrambler. Un’anticipazione ci svela la X-Cape ADV-R. Ecco la gamma Moto Morini 2023 e i prezzi delle moto

La X-Cape ha avuto un immediato successo, per la linea personale, la facilitò della guida e l’ottimo allestimento: ha il TFT a colori con la connettività, i blocchetti retroilluminati, il parabrezza regolabile e i gruppi ottici full LED. Il telaio d’acciaio ha la forcella Marzocchi da 50 mm, il monoammortizzatore, un doppio disco da 298 mm con pinze Brembo e sui cerchi da 19” e 17” (in lega o a raggi) sono montati pneumatici semitassellati nelle misure 110/80 e 150/70.

Il motore è un 2 cilindri in linea di 649 cc erogante 60 CV a 8.250 giri/min e 54 Nm a 7.000 giri/min. Avrà un nuovo scarico di SC-Project in titanio, studiato per offrire un suono più corposo. È più leggero e migliora anche le prestazioni.

PREZZO INDICATIVO: 7.740 euro c.i.m.

X-Cape ADV-R, un modello fuoriserie pensato appositamente per l'ambito racing in fuoristrada. La base ciclistica e meccanica resta invariata rispetto al modello di serie, che vi raccontiamo qui, mentre la dotazione di questa special prevede una nuova sella rialzata pensata per l'utilizzo in fuoristrada, il paracoppa in alluminio, il cupolino dal taglio racing e lo scarico racing sviluppato da SC Project. Sulla X-Cape ADV-R è presente anche un sistema di navigazione pensato per funzionare al meglio in fuoristrada.

Torna la mitica bicilindrica 3 1/2, si adegua ai tempi e diventa 6 1/2, sempre bicilindrica, con le termiche non più a V ma parallele frontemarcia. È disponibile in due versioni: la stradale STR e la scrambler SCR. Sebbene ispirate a mondi diversi, asfalto e on-off, la base tecnica è la stessa: motore e ciclistica, con il telaio a traliccio in tubi d’acciaio e sospensioni Kayaba, forcella a steli rovesciati da 43 mm e singolo ammortizzatore posteriore accoppiato direttamente al forcellone in alluminio. Entrambe le unità sono regolabili nell’idraulica e nel precarico della molla, ed entrambe hanno un’escursione della ruota di 120 mm.

La differenza tra la STR e la SCR è quindi puramente estetica: la scrambler ha i cerchi a raggi, da 18 e 17”, con pneumatici semitassellati Pirelli MT 60 nelle misure 120/70 e 160/60, l’impianto frenante è Brembo. Si riconosce inoltre per il parafango anteriore alto, i foderi della forcella dorati, la sella color cuoio con le cuciture in evidenza, le maniglie per il passeggero, il manubrio, più ampio e alto, un paracoppa più esteso e un’unghia che protegge la strumentazione. Il motore, bicilindrico di 649 cc erogante 60 CV, è lo stesso. Le livree sono satinate: nera, blu e verde.

PREZZO INDICATIVO: 7.640 euro c.i.m.

La STR ha i cerchi in lega, il parafango basso, la sella nera, un manubrio più basso e stretto e altri dettagli estetici; è disponibile con livree lucide: bianco, grigio e rossa. Entrambi i modelli hanno i gruppi ottici LED, il TFT da 5” a colori con la connettività. Condividono lo stesso bicilindrico parallelo raffreddato a liquido di 649 cc, distribuzione bialbero, 8 valvole, da 60 CV a 8.250 giri/min e 56 Nm a 7.000 giri/min. Gestito in modo tradizionale non ha controlli elettronici e, particolarità, ha l’albero motore con manovelle a 180°.

Pesi e misure, manubrio a parte, sono gli stessi della SCR: sella a 810 mm dal suolo, peso a vuoto circa 200 kg; la velocità massima dichiarata è di 175 km/h e la frenata è affidata a un doppio disco di 298 mm con pinze Brembo a due pistoncini con ABS Bosch.

PREZZO INDICATIVO: 7.240 euro c.i.m.

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